“Love my way” and Carrot Gnudi

Ho visto un sacco di, un sacco di lunedì, venirmi addosso, il naso rotto

 

Sono passati mesi ormai dall’ultima volta che ho pubblicato. Sono stati mesi difficili, mesi lenti, ma allo stesso tempo velocissimi, mesi di cambiamenti. Il fatto è, che dopo tutte queste difficoltà, io sono ancora qui a stupirmi di me stessa. Sono sopravvissuta.

Mi rendo conto da questo che sono cresciuta, sono maturata, non sono più la ragazzina che costruiva e poi distruggeva tutto alla prima difficoltà, che si lasciava andare nella tristezza e nell’autocommiserazione.

Ho imparato a pormi degli obiettivi e a rispettarli, a capirmi e a capire i miei tempi, a rendermi conto di quando rallentare e quando invece sfruttare tutta la mia energia per dare il massimo. Ho imparato ad accettare i miei errori, ad ammettere quando non ho fatto abbastanza e a non disperarmi se invece, dopo tanti sforzi, non ci sono i risultati sperati.

Forse avevo bisogno di queste difficoltà, di queste prove, di questi cambiamenti, perché senza di questi non mi sarei resa conto che li potevo affrontare tutti a testa alta e che potevo stupire me stessa rendendomi conto che non sono crollata, non questa volta.

Dire che va tutto bene sarebbe un’esagerazione, sono fiera di me e di come ho affrontato tutto, sono grata dei miei amici, vecchi e nuovi, che mi sono stati accanto in questi mesi, facendomi sentire meno sola, ma prima di riuscire vermente a ritrovare un equilibrio ce ne vorrà.

La sensazione di provare qualcosa che in realtà nessun altro, o anzi, solo un’altra persona nel mondo, può capire, è la sensazione che più mi pervade in questo periodo, e forse la realtà è che la mia paura più grande è quella di rimanere l’unica a provarla e capirla.

Ci sono relazioni troppo complesse perché si possano superare semplicemente “lasciandosele alle spalle”. Quelle relazioni che mutano continuamente nel tempo, fatte di ferite da curare lentamente, per poi ricominciare più forti. A volte accanto, mano nella mano, a volte divisi, ma in fondo sempre insieme, sostenendosi a distanza, nel bene e nel male.

Queste sono le relazioni che cresceranno in un modo sempre imprevisto, quelle in cui è inevitabile, ogni tanto, provare rancore perché le cose non sono andate esattamente come ci aspettavamo, per poi mettere quel sentimento amaro da parte e riuscire a tornare a ridere, magari insieme, un giorno…

 

Questo piatto è uno delle tante immagini salvate sul mio account Instagram, uno dei tanti progetti a cui, ora, posso ora fare una spunta. Voglio dedicare questo piccolo progetto a tutte le persone che amo, per questo lo dedico anche a te, che ora sei lontano.

 

Volevo ringraziare Izy Hossack perché questa meravigliosa ricetta è sua, io mi sono permessa di aggiungere il parmigiano, poiché per me, gli gnudi senza parmigiano, erano leggermente un’eresia.

L’eresia in realtà, qualcuno dirà, è che una fiorentina prenda una ricetta per fare gli gnudi da un’inglese, ma, che dire, a me piace sperimentare, e devo dire che questi gnudi sono decisamente più che plausibili, anzi, ma che dico, sono deliziosi!

Izy li bolle, poi li passa in padella con burro, olio e salvia, questo passaggio ne esalta il sapore e li rende ancora più deliziosi. Li condisce poi con carote al forno e un sugo di noci, ma se volete fare più veloce saranno buonissimi anche solo con una spolverata di parmigiano.

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Gnudi alle carote (ricetta per 34-40 gnudi, circa 6-7 persone)

Ingredienti per gli gnudi

  • 1250 g di carote pulite
  • 500 g di ricotta
  • 2 uova
  • 150 g di farina 00
  • 60-80 g di parmigiano grattugiato
  • 250 g di semolino
  • un cucchiaio di olio extravergine d’oliva
  • sale e pepe q.b

per la salsa di noci

  • 150 g di noci tostate
  • 1 fetta di pane (in cassetta) senza crosta
  • 200 ml di acqua
  • 30 g di parmigiano grattugiato
  • 3 cucchiai di olio extravergine d’oliva
  • 1 spicchio di aglio sbucciato

per presentare

  • 3 cucchiai di olio
  • 1 cucchiaio di burro
  • foglie di salvia

Preparazione

Metti a bollire l’acqua in una pentola, quando bolle sala e metti a cuocere le carote tagliate in quarti. Lascia bollire per 20-30 minuti finché non saranno molto morbide. Asciuga e passale per creare una crema, per questo procedimento puoi usare un passino manuale o un minipimer.

Metti la purea in una ciotola.

Appoggia su un piatto due pezzi di carta assorbente e mettici sopra la ricotta, asciuga con altri due pezzi di carta assorbente appiattendo la ricotta sul piatto, se questa appare molto acquosa ripetere l’operazione.

Mettere la ricotta nella ciotola con la purea di carote, aggiungere il parmigiano, la farina, le uova, il sale e il pepe e mescolare bene.

Spargere delle teglie (di una misura adatta al vostro frigo) con metà del semolino e creare delle palline con l’impasto degli gnudi. Potete creare le palline con un cucchiaio per il gelato, sennò le potete modellare con le mani bagnate (così l’impasto non si attaccherà alle mani). Spargete poi il restante semolino sugli gnudi, o spargeteci quello che rimane sulla teglia.

Mettete gli gnudi nel frigo per un temp da  2 a 48 ore in modo che il semolino si possa assorbire così che gli gnudi diventino più consistenti.

Per la salsa:

Lasciare a mollo il pane fatto a pezzetti in un po’ d’acqua per 5 minuti. Mettere poi il pane in un mixer o frullatore con le noci, il parmigiano, l’olio, l’aglio. Frulla finché la salsa non sarà vellutata e liscia e condisci con sale e pepe a piacere.

Per servire:

Preriscalda il forno a 200°C (400°F). Taglia le carote a rondelle sottili e disponile su una teglia foderata con un foglio di carta da forno. Condisci con olio, sale e pepe e mettile a cuocere nel forno caldo per 20-30 minuti, finché non saranno colorite.

Metti intanto a bollire l’acqua in una pentola larga. Quando l’acqua bolle, sala e butta gli gnudi. Cuoci per 5 min.

Metti poi a scaldare in una padella antiaderente olio, burro e le foglie di salvia. Quando gli gnudi saranno cotti mettili a rosolare nella padella finché non avranno una leggera crosticina.

Stendi la salsa di noci sul piatto e posiziona sopra gli gnudi, cospargi poi con le foglie di salvia, le carote al forno e parmigiano.

Buon appetito!

N.B

Se non mangiate subito gli gnudi, lasciateli un’ora nel congelatore, poi, quando saranno solidi, conservateli in sacchetti alimentari. Quando li vorrete mangiare vi basterà bollirli per 6 minuti.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

I Cantucci della mia Toscana

Ho iniziato una fantastica collaborazione con l’Agriturismo Montecorboli gestito in parte da mia cugina e per queste feste ho fatto per i suoi ospiti un po’ del delizioso Caramello Salato di cui ho già postato la ricetta qualche tempo fa, qualche biscotto natalizio al Pan di zenzero e dei Cantucci tipici della Toscana, che è la mia cara regione.

Per la ricetta ho seguito quella della rubrica “La ricetta perfetta” di Dissapore, con cui avevo già fatto una crostata qualche mese fa  che era venuta davvero buonissima, ovviamente questo ha portato a un linciaggio da parte dei miei familiari fiorentini per la differenza dai cantuccini pratesi. In ogni caso io li trovo plausibilissimi, l’unica differenza sostanziale sta forse nel retrogusto di miele, che comunque non mi dispiace affatto. Lascio a voi il giudizio!

(La foto è orrenda ma, ammetto, col Natale di mezzo è stato difficile applicarsi ahah)

Ricetta Cantucci

Ingredienti

  • 500 gr farina 00
  • 375 gr di zucchero semolato
  • 4 uova
  • 250 gr di mandorle sbucciate (non spellate)
  • mezza bustina di lievito chimico per dolci
  • 50 gr di burro fuso
  • 10 gr di miele di castagno
  • scorza grattugiata di arancia
  • pizzico di sale
  • 1 uovo per spennellare

Procedimento

Riscalda il forno a 220°C e riponi le mandorle su una teglia. Inforna per 2 minuti.

Unisci in una ciotola gli ingredienti secchi: mandorle (raffreddate), zucchero, farina, scorzette e lievito.

In un altro recipiente sbatti uova, miele e sale e unisci poi agli ingredienti secchi. Amalgama finché non otterrai un impasto appiccicoso. Se i liquidi non sono sufficienti aggiungi vinsanto o rosso d’uovo (io ne ho aggiunto uno). Una volta amalgamato copri e lascia riposare per mezz’ora.

Riscalda il forno a 180°C.

Forma sulla teglia imburrata o coperta con carta da forno due salsicciotti largo tre dita e alti uno, è utile inumidirsi le mani poiché l’impasto è appiccicoso. Spennella un uovo sbattuto in superficie. Inforna i biscotti nel forno caldo per mezz’ora o finché la superficie non sarà dorata e toccandola non la senti morbida. Sforna e lascia raffreddare.

Una volta raffreddati taglia i biscotti con uno spessore di circa 1,5 cm e disponi distesi sulla teglia. Inforna quindi di nuovo per 10 minuti. Lascia raffreddare.

Ora godetevi i vostri cantucci con un bicchierino di Vin santo!