Senza sprechi: trasformate le vostre banane troppo mature in Banana Bread!

Ultimamente sto imparando, piano piano, a ridurre gli sprechi in cucina. Questa è una cosa a cui non ho mai posto troppa attenzione, o, per meglio dire, che ho sempre ignorato. Spesso è più semplice scartare ciò, che con un po’ di inventiva e un aiuto dal web, può essere trasformato non solo in qualcosa di mangiabile, ma in qualcosa di realmente buono.

Nell’ultimo periodo sto scoprendo quanto possono essere buone e saporite le foglie verdi dei porri (e in quanti modi possano essere cucinate), quante cose si possono fare con il pane raffermo, come ad esempio un semplicissimo dolce e quante ricette nuove si possono scoprire imboccando questa strada del recupero.

Proprio per questo quando ho scoperto che per il Banana Bread servivano banane annerite che più annerite si può, e visto che queste, in casa mia raramente mancano, ho deciso di provare a riprodurre il dolcissimo e delizioso Banana Bread che ci ha fatte sognare a me e a Benedetta durante il nostro ultimo viaggio ad Amsterdam.

Ovviamente qualcosa è andato storto, quando stavo per infornare il magico dolce mi sono resa conto che sul fornello c’era ancora il pentolino con il burro che avevo fatto scogliere poco prima…che dire, il dolce è diventato d’un tratto light! Purtroppo niente dieta in vista, dato che, nella mia nuova attitude ‘no sprechi’, ho deciso di usare il burro fuso per condire i successivi pasti (Comunque il dolce è venuto buonissimo anche versione light, per chi volesse tentarla…).

Ringrazio la fantastica Laurel Evans, a cui appartiene la ricetta originale, che ho modificato un po’.

N.B Potete congelare le banane quando si stanno annerendo e scongelarle quando decidete di fare il dolce.

Banana Bread visto dall'alto

Ricetta: Banana Bread

Ingredienti

  • 250g di farina integrale
  • 100g di zucchero bianco
  • 40g di zucchero di canna grezzo + q.b da spargere in superficie
  • 1 cucchiaino di bicarbonato di sodio
  • 1/2 cucchiaino di cannella
  • 1/4 cucchiaino di noce moscata
  • un pizzico di sale
  • 3 banane molto mature (un po’ annerite)
  • 80g di yogurt
  • 2 uova
  • 90g di burro fuso, tiepido (oppure senza burro per versione light!)
  • 100g di noci tostate e tritate grossolanamente

Procedimento

Scaldate il forno a 200°C. Imburrate e infarinate uno stampo da plumcake.

In una ciotola unite farina, zuccheri, spezie e sale. In un’altra ciotola schiacciate le banane con una forchetta e sbattetele con yogurt, uova e burro fuso. Incorporate il secondo composto al primo e mescolate finché saranno appena amalgamati.

Mettere il composto nello stampo e spargere sopra le noci e lo zucchero di canna grezzo.

Infornare per 50 minuti nel forno caldo o finché avrà preso colore e infilando uno stecchino non uscirà pulito.

Se vedete che le noci in cima cominciano a bruciarsi prima della fine della cottura, mettete sopra la teglia un po’ di stagnola e abbassate il dolce al piano più basso.

Buona merenda!

Fetta di Banana Bread in primo piano, accompagnato da caffè e latte. Sullo sfondo, suonato, il Banana Bread sul tagliere.

Heart Shaped Pie: Crostata con Frolla di Mandorle e Pere!

È sempre bello avere una torta in casa e prenderne ogni tanto una fettina noncuranti del burro e degli zuccheri che trasuda. Morbida, croccante o succosa. Non c’è niente che dia gioia come una bella torta nei tardi pomeriggi novembrini, quando le giornate si accorciano e il buio porta con sé quella sottile malinconia soporifera.

Proprio per questo l’altro giorno ho scritto a mia mamma per sapere la sua ricetta della crostata di pere, una delle cose che amo di più da quando ero piccola, con la sua frolla alla mandorla e le pere che si caramellano nel succo di limone e zenzero creando uno sciroppo delizioso.

Io ho sostituito 15g di farina di mandorle con quella di nocciole (ne avevo un po’ avanzata), sembra poca, ma in realtà da un retrogusto molto preciso e buono. La tortiera dovrebbe essere di 24 cm, ma io l’ho cucinata nella tortiera a forma di cuore, la sola e unica (che ho a Bologna).

Ecco qui la ricetta, spero possa allietare anche i vostri pomeriggi autunnali.

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Ricetta Crostata di Pere

Ingredienti

  • 4 pere sode
  • 30g di zucchero
  • 1 cucchiaio di zenzero in polvere
  • succo di 1/2 limone

Per la pasta:

  • 200g di farina (io ho usato quella integrale)
  • 100g di farina di mandorle
  • 100g di zucchero
  • 1 uovo
  • 150g di burro
  • sale

Procedimento:

Scaldate il forno 180° C.

Scogliete il burro.

Mescolate in una ciotola gli ingredienti per la pasta frolla con un cucchiaio e poi con le mani. Avvolgetela con la pellicola e riponetela in frigo per almeno 1 ora.

Nel frattempo sbucciate le pere, tagliatele a metà e levate il torsolo. Posizionate nella teglia a testa in giù ogni metà di pera, cospargete con lo zucchero e il succo di limone. Infornate per 15 minuti.

Fate due dischi con la frolla e posizionatene uno. sulla teglia. Metteteci sopra le pere spiaccicandole un po’ in modo che si distribuiscano in modo omogeneo sulla superficie. Ricoprire con l’altro disco di pasta frolla.

Infornate e cuocete per 40 minuti.

Buon appetito!

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Biscotti morbidi al sesamo e “River to River”

Non vedevo l’ora di pubblicare questi biscotti perché li ho fatti da un po’ di giorni ma tra una cosa e l’altra non ce l’avevo ancora fatta a trovare il tempo per scrivere l’articolo.

Una delle cose che mi ha impegnata di più in questi giorni è stato il festival “River to River” che, dal 2001, viene organizzato ogni anno a Firenze.

“River to River” è un festival di cinema indiano e al suo interno ci sono anche attività, come conferenze su svariati temi legati all’India, mostre, come la mostra di fotografia alla Fondazione Marangoni, e cooking classes, come quella a cui parteciperò stasera, dove Basheerkutty Mansoor ci insegnerà a preparare qualche specialità della cucina del Kerala.

Spesso a Firenze vengono organizzati festival del genere, dove come tema principale vi è il cinema di paesi lontani da noi, che magari non sono alla nostra portata come gli altri paesi occidentali. Penso che questa sia un’occasione preziosa per venire a conoscenza di realtà che spesso ignoriamo, per la lontananza e la mancanza di informazione. Di questa abbiamo tanto colpa noi, che non ci informiamo abbastanza, e ci facciamo bastare l’ “ordine del giorno”, la prima pagina, quanto i media, che spesso filtrano le notizie attraverso criteri come quello della visibilità, di ciò che fa più scalpore, e anche purtroppo di quello che possono e non possono realmente far emergere per le pressioni esterne.

Inoltre è un’occasione per il cinema estero di farsi conoscere in Europa dove ormai regna sovrano il cinema Hollywoodiano ed è già difficile che riescano a emergere i film europei stessi. Questo ci da finalmente l’opportunità di vedere dei bei cortometraggi, lungometraggi e film che ci raccontano le cose da un’altro punto di vista, quello che non conoscevamo, che ci mostra sottigliezze che non coglievamo, sfumature di altre culture che non riuscivamo a capire e che magari dopo la visione ancora non coglieremo a pieno, ma che andremo forse ad approfondire guidati dalla curiosità. Forse è l’unica salvezza quella curiosità, quel sentimento che ci spinge a uscire un attimo dalla nostra comfort zone per renderci conto che non ci siamo solo noi, che intorno a noi c’è un mondo e che non esiste solo “la nostra maniera”, ma ogni individuo, ogni cultura, agisce in modo diverso, e ognuna di queste diversità ha una storia. Penso che se non cominciamo a capire questo non smetteremo mai di farci la guerra e di distruggerci a vicenda con guerre che non hanno soluzione se non nella comprensione reciproca.

Mi sono soffermata su questo punto perché è una cosa a cui tengo molto, e tra esame di sociologia (finalmente dato!) e questo festival, ho avuto occasione di pensarci più di una volta, in qualche caso anche con amarezza per la situazione attuale.

Sperando che siate arrivati fin qui leggendo anche il resto, ecco a voi la ricetta con cui Laurel ci ha deliziati nella sua maratona di biscotti natalizi di quest’anno!

Biscotti al sesamo

Ingredienti

  • 260 g di farina 00
  • 1 cucchiaino di lievito per dolci
  • 1 pizzico di sale
  • 170 g di burro ammorbidito a temperatura ambiente
  • 150 g di zucchero
  • 3 cucchiai (45g) di miele
  • 170 g di tahina (pasta di sesamo)
  • 40 g di semi di sesamo

Preparazione

Preriscalda il forno a 180°C e fodera due placche con carta da forno.

Mescola in una ciotola media la farina con il sale e il lievito. In una ciotola più grande sbatti burro, zucchero e miele fino ad ottenere un composto cremoso. Unisci quindi la tahina e la farina, un po’ per volta, amalgamando bene con un cucchiaio.

Metti i semi di sesamo in un piatto piano.

Forma delle palline con l’impasto (inumidiscile se si appiccica troppo alle mani) e premile sul piatto in modo che il sesamo si attacchi da un solo lato e sistemale poi sulle placche, ben distanti, con il sesamo verso l’alto.

 

Inforna e cuoci per circa 13-15 minuti finché non saranno leggermente dorati. Appena sfornati i biscotti saranno molto morbidi, lasciare quindi che si raffreddino sulle placche. Raffreddandosi di solidificheranno.

Buon appetito!

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Frittelle di mele e salsa al caramello salato!

Ho sempre adorato le caramelle mou, sono state una grande scoperta, tanto che quando ero piccola già sapevo riconoscere quelle buone, morbide, che si scioglievano in bocca da quelle industriali gommose che si attaccavano ai denti. Quando ho deciso quindi di fare le frittelle di mela ieri pomeriggio mi è sembrato giusto sperimentare finalmente la salsa al mou, nella versione un po’ più particolare al caramello salato che ho trovato nel sito di Sonia Peronaci.

Le frittelle, con mia grande sorpresa sono state più complicate. Avevo trovato numerose ricette con la pastella col lievito, che andrebbe fatta riposare mezz’ora se non un’ora, ma io purtroppo non avevo tutto questo tempo, quindi ho ripiegato su una pastella più semplice, che ho però dovuto modificare perché si staccava dalle mele non appena toccavano l’olio.

Il risultato finale è stato però buono, spero che anche voi rimaniate soddisfatti come lo sono stata io!

Salsa al caramello salato

Ingredienti

  • zucchero semolato 260 g
  • burro 120 g
  • panna fresca liquida 190 g
  • sale fino 10 g (io ne ho messo leggermente meno e ho ottenuto comunque il retrogusto salato)

Procedimento

Mettere in un pentolino con manico e fondo spesso lo zucchero, se non avete praticità con il caramello vi consiglio anche di aggiungerci un goccio d’acqua. Lasciare sciogliere il caramello senza mescolarlo (rischiate che vi si attacchi ovunque) facendo roteare il pentolino per fare in modo che la cottura sia omogenea (ricordatevi però di non allontanarlo troppo dal fuoco mentre lo fate roteare perché lo sbalzo di temperatura potrebbe farlo ricristallizzare).

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Come potete notare ho avuto qualche problema con il pentolino senza manico…

Sciolto tutto lo zucchero, che avrà preso un bel colore dorato, spengere subito il fuoco (il caramello ci mette molto poco a bruciare) e aggiungere immediatamente il burro freddo tagliato a cubetti e il sale e mescolare il tutto.

Aggiungere poi la panna e mescolare ancora.

Lasciare poi raffreddare e travasare in un vasetto (se si vuole conservare il vasetto deve essere sterilizzato) che può essere riposto in frigo. La salsa andrà conservata entro qualche giorno.

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Potrete usare questa salsa su biscotti, gelato, pancakes o con le frittelle di mele!

Frittelle di mele

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Ingredienti

  • 2 mele
  • 1 uovo
  • 6 cucchiai di farina
  • 1/2 bicchiere di latte
  • 1/2 limone
  • 1 pizzico di sale
  • 1 cucchiaio di olio
  • olio per frittura q.b

 

Lavare le mele e tagliarle con un pelapatate, cavare prima l’interno con un movimento circolare in modo che si formi un buco, levare la buccia (o lasciarla, a piacere) e tagliare la mela a rondelle non troppo spesse in modo che si formino delle specie di ciambelle.

Cospargere le mele di succo limone, cosicché non scuriscano, e lasciare da una parte.

Fare poi la pastella unendo latte, sale, l’uovo, la farina setacciata, l’olio e della scorza di limone grattugiata. La pastella deve risultare densa sennò si staccherà al momento della friggitura.

Mettere a scaldare in un pentolino abbondante olio per friggere (io ho usato l’olio di semi di girasole), immergere poi le mele nella pastella e friggere nell’olio caldo. Attenzione! L’olio deve sempre essere abbastanza caldo, ma non deve bruciare, quindi stiamo attenti a non farlo fumare.

Adagiare poi le mele pronte in un piatto con dei fogli di carta assorbente.

Quando le mele saranno tutte pronte cospargere a piacere con zucchero e cannella, saranno buonissime anche con la salsa al caramello salato della ricetta qui sopra!

Buon appetito!

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Torta di cachi mela

Adoro i kaki (o diosperi) e mi sono sempre meravigliata del fatto che fossero dei frutti (che di solito non mangio con tanto piacere), sembra piuttosto che una gustosa marmellata sia stata racchiusa quasi per scherzo in quella buccia sottile e arancione. Inoltre il kako porta l’autunno, una delle mie stagioni preferite, con il freddo frizzante che odora già d’inverno e le foglie gialle che tappezzano le strade.

Proprio per questi motivi mi ha fatto molto piacere scoprire una ricetta sul blog di Jul’s Kitchen: una torta di cachi mela leggera e dal sapore particolare che gli viene conferito dall’uso della farina di farro e dello zucchero moscovado.

Allora bando alle ciance, ecco la ricetta!

Ingredienti

  • 3 uova
  • 200 g di zucchero di canna moscovado
  • 200 g di yogurt greco intero
  • 1 cucchiaino di essenza di vaniglia biologica
  • 200 g di farina di farro integrale biologica
  • 10 g di lievito
  • 1 kako

Procedimento

Preriscaldare il forno a 180°.

Unire i tuorli allo zucchero moscovado e mettere gli albumi da parte, sbattere insieme i due ingredienti finché lo zucchero non si sarà quasi del tutto sciolto formando una crema densa.

Aggiungere lo yogurt e l’essenza di vaniglia continuando a sbattere con le fruste finché non si amalgamano completamente.

Setacciare nella ciotola la farina e il lievito e mescolare il composto quel tanto che ci vuole per incorporare la farina.

In un’altra ciotola, con la frusta pulita e asciutta, sbattere a neve ferma gli albumi tenuti da parte e unire poi all’altro composto mescolando delicatamente dal basso verso l’alto.

Sbucciare il kako e tagliare a pezzetti irregolari.

Imburrare una teglia da 24cm e versare il composto cospargendola poi con i kaki sulla superficie, cospargere poi sopra un cucchiaio di zucchero di canna.

Infornare per circa 30 minuti e quando la torta ha formato una crosticina all’esterno ed è asciutta all’interno (fare la prova con un bastoncino) togliere dal forno e lasciare raffreddare su una gratella.

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Io ho lasciato la torta così com’è, ma se volete aggiungere un pizzico di dolce in più Giulia consiglia di cospargerla con un po’ di zucchero a velo!

Buon appetito!

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One-cup pancakes per una merenda veloce

Ieri ho scoperto l’iniziativa di Jamie Oliver del Food Revolution Day, una campagna per combattere l’obesità nei bambini ed educarli riguardo al mangiar sano. Ho anche firmato la petizione con cui vorrebbe chiedere ai governi del G20 ad agire in qualche modo.

Sul sito ci sono anche un sacco di ricette healthy, ma avendo poco tempo e un certo languorino, la mia attenzione è stata attratta dalla semplicissima ricetta degli one-cup pancakes, che ho poi modificato a seconda di ciò che ho trovato in frigo.

Le dosi sono in tazze, che si possono misurare con delle tazze di misura media, anche se io ho da qualche anno il dosatore in “cup” che mi è sempre tornato molto utile.

Questa è la mia versione della ricetta:

Ingredienti per 4 pancakes

1 uovo grande

1 tazza di farina

1 tazza di latte

1 cucchiaino di lievito

olio d’oliva

un pizzico di sale

Per la crema

4 cucchiai di Philadelphia (o qualsiasi altro formaggio spalmabile)

5 cucchiaini di zucchero di canna integrale (muscovado)

2 chucchiai di yogurt al naturale

In una ciotola sbattere le uova e aggiungere poi il latte e la farina e il lievito setacciati, sbattere il tutto con la frusta fino ad avere un composto omogeneo senza grumi.

Lasciare scaldare per un minuto una padella antiaderente sul fuoco, poi aggiungere un filo d’olio, quando l’olio sarà caldo (quindi sarà una questione di secondi) aggiungere un cucchiaio di pastella e far friggere il pancake finché sulla superficie non saranno apparse delle bollicine e l’altro lato non sarà dorato, fai quindi dorare anche l’altro lato.

Procedi nello stesso modo finché la pastella non sarà finita.

In un’altra ciotola mescola gli ingredienti per la crema con una frusto fino ad ottenere un composto soffice, servi poi con i cupcakes.

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